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Software Windows su MAC con chip M1, è possibile?

Software Windows su MAC con chip M1, è possibile?

Quando l’Apple rese ufficiale la notizia, tutti vennero presi di sorpresa. La casa tornerà, gradualmente, a produrre i loro componenti Hardware. Andrà quindi a distaccarsi sempre di più dal loro annuale contratto con la Intel, per adottare il loro “Apple Silicon” che inizia con il famoso Chip M1.

Da qui, forse non c’è nessun problema. Chi ha vissuto con i Mac per anni sa come un volta, questi macchinari dominavano un campo particolare: tutto questo era dovuto, almeno finché non è stata sorpassata in quest’ambito, proprio grazie al loro hardware personalizzato (Come il PowerPC, il quale vogliamo anche intendere…fu usato per le console da gioco). Perciò, è anche un’ottima notizia e forse un ritorno sotto i riflettori d’un settore complicato da battere.

Ma non tutti condividono la stessa allegria. Questo perché i Chip M1 si basano sulla tecnologia ARM. Finora, tutti i Macbook e iMac usavano la tecnologia x86 / x64, meglio conosciuta proprio per la presenza dei processori Intel.

Ma andiamo per gradi: che cosa significa questa differenza?

Quando avviamo un qualsiasi software, istruzione o inseriamo un driver nel sistema, questo deve essere programmato per una certa architettura. Windows si basa sulle istruzioni x86/x64. Questo perché – soprattutto nella maggior parte delle edizioni – i processori Intel ed AMD si basano su quel tipo d’architettura. Stessa cosa si può dire dei Mac, nel quale in tutti questi anni, si sono basati su processori Intel. Questo rendeva giustamente la possibilità di avviare programmi per Windows su MacOS con una certa facilità d’emulazione, e viceversa. Per certi casi, è anche possibile installare direttamente Windows sui Mac, usando Bootcamp. Zero emulazione, piena libertà d’uso.

Ma con le istruzioni ARM, cambia tutto: ogni cosa “parla” in maniera differente, e come tale i programmi basati per Windows non sono compatibili. E stessa cosa si potrà dire anche per i futuri programmi per MacOS.

Mettiamo quindi in chiaro quali sono le problematiche, e se perciò vale la pena continuare un rapporto con un Mac basati su Chip M1

  • Se state pensando di emulare l’installazione di Windows attraverso un Virtual Machine (insomma, un intero PC emulato a parte) al momento tutto ciò non è possibile. Tutti gli emulatori presenti sul mercato per MacOS non sono compatibili con l’Apple Silicon. E’ perciò impossibile emularne l’installazione. Su questo però ci stanno lavorando in molti, anche la Microsoft, il quale sta cercando qualche modo di rendere più accessibile Windows 10 su sistemi basati su Apple Silicon.
  • Stessa cosa si può dire di Bootcamp. Come già detto, Windows funziona solo con sistemi x86/x64. I processori ARM non supportano le istruzioni del sistema operativo. E’ possibile installare la versione ARM di Windows 10, ma è come si può ben pensare molto limitata, ed ovviamente non è possibile installarci gli stessi programmi meglio conosciuti per le versioni più popolari del sistema operativo.

L’unica soluzione al momento è usare una piattaforma di conversione come CrossOver (). Questo programma può infatti far avviare programmi destinati per Windows su Linux, MacOS, e così via. E sì: funziona anche sugli ultimi Mac basati su Apple Silicon. Sempre meglio controllare la lista dei programmi compatibili: non tutti possono funzionare nel pieno delle loro possibilità, non tutti s’avviano. Ma è l’unico metodo.

 

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